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BERGAMO - REDIPUGLIA - BERGAMO Anno 2008

Anche quest’anno è arrivato il momento di partire per la grande Randonnèe del Villaggio fissata il 31 Maggio con destinazione il Sacrario di Redipuglia (Km 900). Data la pioggia battente dei giorni precedenti e della notte precedente, la partenza questa volta non è delle più tranquille: il timore è quello di effettuare tutto il viaggio con il brutto tempo. Verso le sei partiamo alla volta di Montorso Vicentino con al seguito l’ammiraglia guidata da Enrico e a bordo le nostre mogli che seguiranno la parte logistica del viaggio. In sella c’è Giuseppe, presidente della sezione ciclismo, Gianluigi, coordinatore di tutte le Randonnèe, poi Anacleto e Francesco. Dopo la benedizione di Don Achille pedaliamo verso Soncino (strada a noi familiare avendola percorsa in occasione di altre randonnèe). Dove ci aspetta l’ammiraglia, deviamo verso Montichiari zona del primo ristoro poi verso Ponti sul Mincio, quindi verso Verona. Dopo 206 Km arriviamo alle ore 16.00 con un’andatura sostenuta a Montorso Vicentino dove troviamo l’albergo e con grande stupore realizziamo che si tratta di una bellissima casa padronale del 700. Nel frattempo visitiamo il paese che è in collina e verso le 19.30 tutti a raduno intorno ad un tavola per una, a dir poco, deliziosa cena in compagnia dei proprietari (che salutiamo calorosamente!). Verso le 23.30 andiamo a riposare in vista della seconda tappa.

Verso le 7.30 dopo un’abbondante colazione, e dopo aver salutato i proprietari dell’albergo, partiamo verso Vicenza. A Cittadella ci fermiamo perché nei paraggi ci aspetta l’ammiraglia. Con interesse notiamo che la cittadina è circondata da mura medioevali con porte d’entrata sui quattro lati. L’occasione ci permette una breve visita all’interno delle mura, giusto il tempo di scattare due foto e poi via verso Treviso e Pordenone, Palmanova e finalmente dopo 226 Km arriviamo a Redipuglia davanti al più grande sacrario del milite ignoto. Un grande brivido ci attraversa tutto il corpo quando in silenzio leggiamo i nomi dei militari incisi su ogni piano del sacrario (formato da 21 piani). Dopo la foto di rito pedaliamo fino a Monfalcone dove pernottiamo.

Il giorno dopo ci organizziamo per delle visite: prima una passeggiata a piedi sulla scogliera poi andiamo con il furgone a Trieste e poi a Sgonico per visitare la “grotta gigante”. Uno spettacolo della natura da togliere il fiato… si scende per 100 m sotto terra grazie a 500 gradini, dove la temperatura (11 gradi) resta costante tutto l’anno; arrivati in fondo ci si presenta davanti agli occhi la maestosità della natura in tutto il suo splendore: giganti stalattiti e stalagmiti alte fino a 12 metri immerse in un paesaggio surreale, quasi lunare. Più tardi decidiamo di tornare di nuovo a Redipuglia per visitare anche il vecchio Sacrario. Lungo la scalinata che porta al vecchio monumento si trovano alcune architetture commemorative di vari corpi militari con frasi molto toccanti. Verso sera rientriamo a Monfalcone, ceniamo, visitiamo il centro e poi ci corichiamo. L’indomani ci aspetta la tappa più lunga: destinazione Bovolone.

Partiti puntuali alle 6, viaggiamo lungo un paesaggio che sembra dipinto: infiniti filari d’uva perfettamente curati e in ordine. Arriviamo a Mestre e a Padova che al contrario si presentano molto caotiche. Decidiamo di fermarci a Padova davanti alla cattedrale di S. Antonio poi via verso Agugliaro Noventa, Cologna e Oppeano e dopo una grande distesa di frutteti finalmente come d’incanto appare Bovolone (dopo 258km). Le notizie riguardo il clima provenienti da Bergamo non sono affatto piacevoli: piove a dirotto. Per fortuna lungo il nostro percorso non abbiamo incontrato nemmeno una goccia d’acqua ma quattro giorno di sole. Tutti soddisfatti anche se un po’ stanchi, dato che la tappa è stata la più lunga, dopo un caloroso accoglimento da parte dei gestori dell’hotel (che salutiamo calorosamente!) ci sediamo a tavola per gustare i sapori della zona e verso le 23 andiamo tutti a dormire per affrontare la quarta tappa.

Pronti verso le 7 dopo la colazione partiamo. Il tempo questa volta è incerto e molto nuvoloso e proprio come cavalchiamo le nostre biciclette da corsa si mette a diluviare ma decidiamo di partire lo stesso. Ironicamente io sono solito dire: “è la prima che bagna, il resto avanza!”. Per circa tre ore siamo costretti a pedalare sotto un violento acquazzone, non si vede ad un palmo dal naso, ma poi pian piano si schiarisce e alla fine smette di piovere, per fortuna. Proseguendo verso Mantova le divise si sono asciugate poi, con le fermate programmate dell’ammiraglia passiamo per Pilastro, Mazzuolo, San Giovanni in Croce, Cremona, Lodi e a Pandino. Siamo sempre più vicini a Bergamo, cominciamo a sentire il traguardo sempre più vicino. Dopo un paio d’ore arriviamo al Villaggio degli Sposi e decretiamo la fine della X randonnée. Ci salutiamo tutti con un brindisi e quattro pacche sulle spalle e…. via verso la prossima nel 2009.

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