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Girovagando

Passo del Maloja


Quella del passo del Maloja è una salita discretamente inpegnativa ma molto appagante. Si trova in provincia di Sondrio, inizia a“Chiavenna”:/images/288.jpg a m 333 di altitudine ed è molto conosciuta dai valtellinesi. E’ una salita decisamente lunga. Trentadue chilometri, come lunghezza inferiore solo al Bernina. Comunque la difficoltà non è mai eccessiva, se presa con calma, questa salita può ritenersi una passeggiata turistica tra le bellezze svizzere. Il percorso è semplice:si passa pèr Villa di Chiavenna a m 630 di altitudine e si prosegue Castasegna a m 680. Subito dopo il confine di stato si va per la via centrale (nel ritorno) poi per Promontogno a m 823 di altitudine passando pèr il paese nella via principale che si interseca nuovamente con la provinciale evitando cosi il passaggio nella galleria vietato alle bici. Sulla sinistra si scorge un bel castello, si prosegue verso“Vicosoprano”:/images/302.jpg a m 1067 di altitudine. Le pendenze per i primi 21 chilometri non superano il 6%, solo verso il ventiduesimo chilometro, appena fuori dal paese di Casàccia, si incontrano tratti con medie superiori al 7 . Le difficoltà vere e proprie si incontrano solamente a 2,5 km dalla vetta, all’inizio dell’imponente parete di tornanti. Qui le pendenze aumentano considerevolmente, tra l’8 e il 9. Quest’ultime possono creare qualche problema dopo i 32 chilometri in bicicletta, ma lo spettacolo che si gode dalla vetta merita le fatiche che si devono affrontare. Straordinaria e imponente è la diga che si può vedere alzando lo sguardo: una strana sensazione si prova guardando quella costruzione in cemento tra le alte montagne, quasi come se fosse una sfida tra l’uomo e la natura. La stranezza del passo del Maloja è visibile dal versante opposto, quello che da sull’Engadina e che porta a Saint Moritz. Un ciclista che, giunto fino in vetta, pensa di potersi riposare dalle fatiche appena passate affrontando la discesa che notoriamente è presente alla fine di ogni passo, rimane certamente deluso nel constatare che la strada continua in falsopiano senza mai veri e propri punti in discesa; si deve continuare a pedalare, ma il territorio dell’Engadina, i suoi laghi e i suoi infiniti paesaggi, regalano al visitatore piacevoli emozioni. Pèr i piu temerari, scrutando verso i laghi, si scorge la strada che sale verso lo Julierpass.

Dino e Gianluigi

Saverio e Gianluigi